Il progetto proposto dal Ferraris si articola nei seguenti moduli:

1. Orientamento e Accompagnamento al Lavoro (60h)

Il modulo, ha l’obiettivo di orientare i partecipanti nel complesso e sfaccettato mondo del lavoro e dello studio, rispondendo a quesiti e fornendo strumenti concreti.

In sintesi, il modulo si divide nelle due macro azioni “Ciclo di seminari” e “Corsi di Orientamento e Mercato del Lavoro”.

Tutte le attività progettuali descritte si svolgeranno sul territorio di Scampia/Napoli e tutti coloro che parteciperanno saranno aiutati ad affrontare temi relativi alla costruzione di progetti personali e professionali trattando argomenti sia di tipo “pratico” che “introspettivo” già collaudati, in precedenti esperienze progettuali, quali: “Strumenti per la ricerca di un’occupazione”, “Prepararsi all’ingresso nel mondo del lavoro”, “La formazione come strumento strategico di accesso al mondo del lavoro”.

Tutti i partecipanti (sia ai seminari che ai corsi) avranno l’opportunità di conoscere da vicino gli operatori del mercato e lasciare il proprio curriculum per candidarsi a posizioni interne o per esperienze di stage formativi.

Destinatari:  Classi III per un totale di 300 allievi

 

2. TECNICAMENTE ALTERNANZA (32h)

TecnicaMente è un evento che si svolge presso gli istituti formativi di estrazione tecnica durante il quale vengono presentati i progetti sviluppati dagli studenti.  In particolare durante gli eventi negli Istituti tecnici e Professionali:

- le aziende partner hanno la possibilità di presentarsi agli studenti illustrando come nella loro realtà si sviluppano i temi di innovazione e competenza e quali sono le opportunità professionali e di sviluppo di carriera;

- gli studenti presentano i loro progetti sviluppati autonomamente dalla scuola o in collaborazione con le aziende Partner;

- la giuria composta da rappresentanti delle aziende partner valuta gli elaborati per individuare il “progetto che meglio interpreta i concetti di complessità tecnologica, innovazione e applicabilità al mondo industriale e produttivo”.

Al gruppo che presenterà l’idea migliore sarà offerta la partecipazione ad attività post diploma che hanno come obiettivo favorire l’inserimento nel mondo del lavoro.

Destinatari:  Classi III per un totale di 300 allievi

 

3. VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO (90h)

Il modulo , attraverso il coinvolgimento di strutture appartenenti alla rete sociale del territorio, si pone l’obiettivo di rinforzare il legame tra i ragazzi e il patrimonio sociale, naturale e culturale del luogo. Le attività proposte dalle associazioni LaGru, La Gioiosa e il gruppo docenti della scuola (attraverso il percorso  Ne@polis)  saranno tese a promuovere nei ragazzi la scoperta , la valorizzazione e la cura del proprio territorio  della propria identità e storia, delle origini e radici culturali oltre a rappresentare occasioni per una positiva utilizzazione del tempo libero, attraverso proposte e strumenti che sviluppino capacità creative e modalità di espressione per la realizzazione di un nuovo ambiente di vita.

In particolare attraverso la macroazione  modulare che vede coinvolto  il Circolo Legambiente “La Gru” saranno sviluppate attività tese a:

  • favorire la riappropriazione e il recupero, come spazi aggregativi, di alcune aree verdi in uso all’ITI G. Ferraris e strutture in disuso, restituendo ai cittadini dell’oggi e del domani  un ruolo attivo nel cambiamento.

  • Aumentare la fruibilità dei luoghi, la vivibilità del quartiere, avviare processi che permettano alle persone di vivere in spazi belli e piacevoli.

  • Aumentare il livello di appartenenza e partecipazione alla vita politico-culturale della città.

L’azione proposta dalla cooperativa sociale La Gioiosa, in sinergia con le altre macro azioni del modulo, è tesa essenzialmente a:

  • offrire uno spazio di ascolto e di riflessione mirato all’esplorazione e alla risoluzione di difficoltà personali o relazionali relative a processi evolutivi, fasi di transizione e stati di crisi ed al rafforzamento di capacità di scelta o di cambiamento.

  • Favorire l’evoluzione degli approcci educativi, formativi e di inclusione sociale.

  • Incentivare una visione realistica di se stessi, dell'ambiente circostante e dei vari contesti vitali come quello sociale, familiare, affettivo, lavorativo.

  • Ridurre  al minimo fattori conflittuali, soggettivi e/o di errata valutazione.

  • Negoziare soluzioni condivise tra genitori e figli che verranno poi formalizzate in progetti di intesa.

Strettamente connessa alle azioni proposte dalla Cooperativa La Gioiosa e del Circolo Legambiente La Gru è l’azione promossa dal Gruppo Ne@apolis composto da docenti interni all’ITI G. Ferraris  coinvolti nel percorso curricolare sperimentale  DAC  (Didattica Apprendimento Cooperativo)  che coinvolgerà,  a partire dall’A.S. 2016/2017,  alcune sezioni del biennio , in considerazione delle criticità sulla dispersione scolastica nelle prime classi emerse dal RAV 2015.

 NE@APOLIS si pone come obiettivo  quello di valorizzare il territorio rendendo  consapevoli gli studenti della nostra Storia, delle radici della nostra Terra, di realizzare e innescare l’amore e l’attaccamento per il valore e la bellezza culturale, artistica, paesaggistica di Napoli per risvegliare il senso di identità e di appartenenza con la propria Terra, le proprie origini, per scoprire e conoscere l’ambiente in cui si vive, per recuperare e valorizzare la memoria del passato, per allargare i nostri orizzonti, preservarne la memoria storica, la cultura, le tradizioni attraverso visite guidate nei luoghi che rappresentano la storia di Napoli quella passata e presente. Verranno effettuate visite guidate nella Napoli Sotterranea, Decumani, San Lorenzo, Napoli Greca, Antica, con lo scopo di creare un link dalle radici al futuro valorizzando il patrimonio culturale. Tra le macrotematiche che saranno sviluppate trova posto il percorso modulare

Destinatari: Classi I e II (biennio) per un totale di 300 allievi

 

4. Riqualificare e valorizzare alcune aree e spazi nel quartiere di Scampia

Sono ormai dieci anni che il Circolo “la Gru” anima, senza soluzione di continuità, tutte le manifestazioni ambientali che riguardano i territori di Scampia e limitrofi. Il Circolo è un pezzetto di “identità” di Scampia; ha fatto da coagulo per parecchi giovani del quartiere e si è inserito attivamente negli spazi di relazione e nella rete del volontariato locale più significativo e libero da condizionamenti ideologici e politici. Ha avuto un ruolo e riconoscimenti a livello cittadino e regionale ed ha stabilito un confronto di studio con un quartiere della periferia di Praga e sta conducendo un progetto di solidarietà con una favela del Nord-Est del Brasile.

La periferia rappresenta non solo la collocazione geografica del Circolo o l’ambito privilegiato delle sue frequentazioni, ma anche l’orizzonte utopico di riferimento, lo spirito che ha animato la sua azione. Essere “periferici” può essere una condanna, ma può anche consistere in una scelta.

Destinatari: Il modulo individua un target di 300 studenti e/o popolazione del territorio.

 

5. Sport Modello di Vita (h 38)
Le ferrariadi sono una manifestazione sportiva che l’Istituto Ferraris (da cui ferrariadi) organizza in ambito atletico attraverso confronti,  tornei che coinvolgono anche altre scuole. Gli eventi, coordinati dal Maestro Maddaloni (figura di rilevanza nazionale e di riferimento per il quartiere) è fortemente connotato nella dimensione territoriale ed è caratterizzato da forte valenza relativa a rispetto di regole, collaborazione, cittadinanza, correttezza, aggregazione e, in particolar modo, inclusione. Elemento quest’ultimo ampiamente linkato alla prospettiva di contenimento della dispersione scolastica.

6. Teatro dialettale (40 h)

Il teatro napoletano è una delle più antiche e conosciute tradizioni artistiche della città di Napoli, e il suo contributo al teatro italiano è fondamentale.

Considerando come precursori i generi del teatro greco (fabula rinthonica, commedia epicarmea e spettacoli orfici), le prime tracce del teatro napoletano risalgono alla fine del Quattrocento - inizi del Cinquecento, ai tempi della corte aragonese. Il teatro napoletano pre-Novecento, invece, fu sostanzialmente legato alla maschera di Pulcinella, un personaggio che rappresenta da sempre il modo tutto napoletano di vedere il mondo, di umile rango sociale che, grazie alla sua furbizia e alla sua arte di destreggiarsi in qualsiasi situazione, riesce in qualche modo ad averla sempre vinta. Da Pulcinella al compianto Troisi, il teatro napoletano ha visto l’affermarsi di celebri attori che vanno da Totò a De Filippo, ognuno con le sue peculiarità e caratterizzazioni.

Obiettivo dell’azione modulare è coinvolgere gli studenti in un percorso che, sulla scia del teatro, sia educazione alla cultura partenopea, al territorio, alle regole del palco, al sacrificio della preparazione, al lavoro di gruppo in termini di collaborazione, cooperazione, inclusione, pari opportunità, lettura della diversità come forma più ampia, meno banale o schematica, di normalità. Teatro dialettale è, inoltre, la soddisfazione del palco, metafora di quegli esami che, diceva Eduardo de Filippo nell’ultima delle sue commedie, non finiscono mai. Sul palco, a Scuola, nella vita. Di studenti, cittadini, adulti di domani.

L’approccio al modulo teatrale sarà  di tipo integrato  privilegiando lo sviluppo di abilità cognitive e  lo sviluppo di  competenze comunicative in un contesto esperienziale  che coinvolgerà a tutto campo gli allievi Attraverso la conoscenza del teatro dialettale napoletano e la riscoperta di un linguaggio ricco di sonorità potranno essere sviluppate capacità ed abilità comunicative ed espressive

Il percorso modulare intende, inoltre, favorire un processo di socializzazione e di accettazione reciproca, tendente all’inclusione e all’integrazione anche e soprattutto di alunni diversamente abili.

L’esperienza pregressa con il Musical “E qui fu Napoli” nell’A.S. 2014/2015 ha sortito  risultati sorprendenti ufficialmente riconosciuti dalle famiglie che hanno sollecitato il prosieguo di iniziative simili.

L’’integrazione nella comunità scolastica di alunni diversamente abili: che hanno via via preso  coscienza delle proprie capacità finendo col “mettersi in gioco” in un processo che ha visto coinvolti non solo loro ma anche le loro famiglie.

L’approccio integrato  favorirà  ulteriori attività interdisciplinari che faranno  da corollario al nucleo fondante che resta comunque il teatro. Gli allievi impegnati nella:

·         elaborazione delle scenografie

·         elaborazione del canovaccio o copione

·         decorazione ed addobbi

·         nel  coro e nel  gruppo musicale

·         nella compagnia di attori

interagiranno  col gruppo teatrale ricreando una comunità umana e di lavoro con regole e tempi ben precisi che contribuendo ad una crescita culturale significativa ed accrescendo, nel contempo,  l’autostima.
Non vi è la  pretesa di  costituire un nuovo modello pedagogico finalizzato esclusivamente all’acquisizione di competenze, bensi’ quello di valorizzare una  realtà comunicativa fatta di linguaggi diversi: , da quello  mimico, gestuale, a quello  iconico, musicale, dall'approccio dialettale a quello della lingua madre, configurandosi come uno strumento didattico di forte impatto emozionale che ha significativamente inciso sui meccanismi relazionali ed affettivi degli alunni
Destinatari:
60 allievi delle classi I, II, III, IV e V con particolare attenzione a studenti diversamente abili, DSA e BES.